“PRIMA TI DELEGITTIMANO, POI TI ISOLANO E POI TI AMMAZZANO”.
Le parole di Giovanni Falcone devono risuonare forti nella mente di tutti noi. Perché solo quando la legalità muove le intenzioni e le azioni delle persone ad ogni livello, è possibile sconfiggere le mafie.
Ci sono momenti che segnano la storia e anche le vite di tutti. Erano le 17:57 del 23 maggio 1992, esattamente trent’anni fa. Allo scoccare di quell’ora un boato di disperazione, quello delle persone perbene, quello dei familiari delle vittime, quello dei colleghi Magistrati e quello di chi con lui aveva intrapreso un percorso di cambiamento nella lotta alla mafia e che presto, cinquantasette giorni dopo, perderà la vita. Falcone e Borsellino sapevano di essere nel mirino di cosa nostra. I segnali erano tanti. Questo resta il risvolto più amaro di una vicenda tragica, tra accuse di protagonismo, isolamento, precauzioni vane, sparizioni misteriose e, infine, depistaggi. Con quanto coraggio sono andati incontro alla morte gli uomini della scorta e i Magistrati Falcone, Borsellino e Morvillo !
E ancora di coraggio dobbiamo parlare di fronte alle tante, troppe morti per mano della criminalità organizzata a cui abbiamo assistito: Don Peppino Diana, ammazzato a trentasei anni dalla camorra a Casal di Principe il 19 marzo 1994 perché non aveva paura di denunciare i camorristi a viso aperto; Giancarlo Siani, giornalista ventiseienne che, armato della sua penna, indagava e rendeva pubblici gli abomini del clan criminale dei Nuvoletta e fu ucciso il 23 settembre 1985; Peppino Impastato, attivista e giornalista, morto a trent’anni, il 9 maggio del 1978, che dai microfoni di Radio Aut e durante i comizi faceva nomi e cognomi, denunciando i mafiosi di Cinisi.
Ricordare significa mettere in pratica, nel quotidiano, in primis nelle scuole e nelle istituzioni una battaglia contro la “mentalità mafiosa”, pericolosa tanto quanto gli attentati e gli omicidi che ricordiamo oggi, perché ogni nostro gesto ha un’eco enorme sul futuro dei nostri figli e della nostra terra.
NON CI DOBBIAMO MAI FERMARE!
“Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale” parole di Falcone. È questa la grande battaglia da combattere senza tregua.
Giornata della Legalità – 23 maggio 2022